01 Ottobre 2024

UPSA acquisisce Sérélys Pharma

UPSA annuncia di aver completato l’acquisizione di Sérélys Pharma®, azienda francese di riferimento nel benessere femminile. Si posiziona così in un settore storicamente poco coperto e con forti potenzialità di crescita.

UPSA annuncia il completamento dell’acquisizione di Sérélys Pharma, azienda francese di riferimento nel benessere femminile. Con questa operazione, UPSA entra in un settore storicamente poco coperto ma con un forte potenziale di crescita.

I disturbi specifici legati agli sconvolgimenti ormonali che le donne affrontano nel corso della loro vita—che si tratti della sindrome premestruale, dei disagi post-partum o dei sintomi della menopausa—sono sempre meno un tabù, e ciò rappresenta un progresso importante. Solo in Francia, l’80% delle donne sopra i 45 anni soffre, in misura variabile, di sintomi legati alla menopausa (come vampate di calore, disturbi dell’umore e del sonno). Secondo l’OMS, oltre un miliardo di donne nel mondo è interessato da queste problematiche.

Per molte di queste donne, soluzioni efficaci sono rimaste inaccessibili sin dai primi anni 2000, quando sono emersi dubbi sugli effetti collaterali dei trattamenti ormonali. In qualità di specialista nella gestione del dolore e nell’automedicazione da quasi 90 anni, UPSA ha ritenuto suo dovere affrontare questa grande sfida di salute pubblica, a beneficio delle donne di tutto il mondo.

Sérélys Pharma ha sviluppato una tecnologia unica e brevettata, basata sull’estrazione di principi attivi naturali dal polline: la tecnologia CyTonin.

Il polline è riconosciuto sin dall’Antichità come un superalimento e un serbatoio naturale di numerosi nutrienti (aminoacidi, vitamine, acidi grassi, oligoelementi…) benefici per la salute fisica e mentale. Per la prima volta, grazie a CyTonin, questi nutrienti vengono isolati dal guscio rigido del granulo di polline, rendendoli più facilmente assimilabili dall’organismo umano.

Studi clinici hanno dimostrato un’efficacia statisticamente significativa: dopo due mesi di utilizzo, ad esempio, le vampate di calore si riducono del 50% rispetto al placebo¹. I trattamenti così ottenuti sono 100% naturali, privi di ormoni e senza sostanze con attività fitoestrogenica, riducendo così al minimo il rischio di effetti collaterali. La loro efficacia è scientificamente provata, con oltre trenta studi clinici a supporto, ed è riconosciuta dalle più importanti società scientifiche, tra cui la Società Internazionale di Endocrinologia Ginecologica.

«Oggi le donne non vogliono più subire passivamente gli effetti dei cambiamenti ormonali che attraversano la loro vita», afferma Isabelle Van Rycke, Presidente e CEO di UPSA. «In quanto donna dirigente, contribuire a una causa fondamentale come la salute e il benessere femminile è per me una scelta naturale. Da quasi 90 anni, UPSA è specialista nella salute della famiglia e doveva rispondere a questo bisogno, divenuto ora visibile grazie all’evoluzione della società. Con l’acquisizione di Sérélys Pharma®, UPSA è orgogliosa di offrire alle donne soluzioni sicure, naturali ed efficaci.»

«In questa fase del nostro sviluppo,» spiega Sossio Morra, CEO di Sérélys Pharma, «la nostra PMI aveva bisogno del supporto di un laboratorio più conosciuto dal grande pubblico per poter continuare a crescere. Essere acquisiti da UPSA rappresenta un’opportunità straordinaria affinché la nostra tecnologia esclusiva possa aiutare un numero sempre maggiore di donne, continuando al tempo stesso a svilupparsi all’interno di un’azienda a misura d’uomo.»

Presente in circa cinquanta Paesi, Sérélys Pharma realizza tre quarti del suo fatturato al di fuori della Francia, aprendo così nuovi mercati per UPSA, in particolare in Medio Oriente, in Nord e Sud America, e in Cina.

Questa promettente acquisizione—la prima da oltre trent’anni per UPSA—si inserisce nel piano di crescita dell’azienda e contribuirà a fare di UPSA un attore internazionale di primo piano nella salute della famiglia e nel benessere femminile.

¹ Fonte: Tomas Fait, Manuela Sailer & Pedro-Antonio Regidor (Gynecological Endocrinology 2019; 4:360–363)